Abbiamo vinto il CRUFTS, ma il veterinario per colpa del brufolo infingardo ed indolente non ci permette di volare sul ring d’onore. Non sappiamo che fare, così nel dubbio, andiamo al bar! Ordiniamo tre birre e brindiamo alla vittoria con alcuni amici allevatori inglesi, quando all’improvviso, tutta trafelata arriva la segretaria (credo) del Kennel Club inglese e tra un sospiro e l’altro ci dice che c’è una stampa “eversiva” contraria al Kennel Club che predica l’eliminazione della nostra razza (così come quella di tutti i brachicefali) che ci sta cercando. Ci chiede di andarcene perché ci stanno cercando ovunque e vogliono farci una intervista tranello. Noi la guardiamo un po’ stupiti, ma come sempre, quando siamo in terra straniera e non conosciamo bene le dinamiche, accettiamo subito il suo consiglio. Lasciamo praticamente intonse le nostre birre, prendiamo Koby e percorriamo i dieci passi che ci separano dall’hotel. Non capiamo bene il perché di tutta quella agitazione, in fondo se ci avessero trovati ce la saremmo potuto cavare con un signorile “no comment”, e finire le nostre birre ma tant’è.

Arrivati in hotel, Koby si stende, finalmente rilassato, sul letto e noi riproviamo a bagnarci le labbra scendendo al bar dell’albergo. Ordiniamo ancora tre birre e ci sediamo sui divani, pensando sia arrivato il momento di stare un po’ tranquilli anche noi. Niente da fare, mi contatta una amica italiana, che mi dice che la segretaria mi sta cercando ovunque perché ha una cosa molto importante da dirmi urgentemente. Ci guardiamo sgomenti ed ancora una volta molliamo le nostre irraggiungibili pinte e ripercorriamo i dieci passi. Incontriamo dentro il NEC la segretaria, ora più tranquilla, che ci dice che dobbiamo fare una conferenza stampa, con la stampa ufficiale, in cui dobbiamo spiegare molto bene che Koby ha tutti i test sanitari esistenti e possibili, superati egregiamente (ricordiamo che anche la sua displasia dell’anca è zero!) e che il motivo per cui non ha passato il controllo non è un problema di razza, ma un inconveniente di quel giorno, localizzato sul pelo e di lieve entità. Ci accompagna in una grande sala piena zeppa di giornalisti. Ci sono anche due veterinari. Beh…facile fare una conferenza stampa con il mio inglese ” the dog is on the table”, che ce vò? Per fortuna c’è il mio, una volta paziente marito, ma che ora sono quasi certa abbia come unico desiderio quello di darmi una testata, che ha vissuto tanti anni a Londra e che mi può aiutare; ma l’impresa rimane ardita perché, se è vero che lui parla l’inglese come l’italiano, è pure vero che di cani sà, forse, che hanno due orecchie e quattro gambe

A POSTO! Siamo pronti! armata Brancaleone abile ed arruolata. Ce la caviamo in qualche modo, mostriamo tutti i documenti di Koby ed i veterinari inglesi rimangono stupiti e ci fanno un sacco di complimenti, anche se si mostrano basiti del fatto che in Italia, per ottenere la medaglia di diamante il club non faccia eseguire nessun test per la BAOS, esclusion fatta per un certificato del medico veterinario curante, di esenzione di stenosi delle narici. Noi mostriamo le nostre radiografie della trachea, ma dobbiamo dire che è una nostra iniziativa personale e che solo noi le facciamo a tutti i nostri riproduttori.

Finita anche la conferenza stampa, saluti e baci.

Si è fatta sera, non mangiamo e praticamente non beviamo dalla mattina, andiamo a trangugiare un hamburger e forse a bere la nostra meritata birra. Siamo svuotati, non abbiamo più un briciolo di energia. Io ho quasi 500 messaggi da leggere, ma non ce la faccio.

Voglio tornare in camera e dormire abbracciata al vincitore del CRUFTS 2020

THE END

17 Marzo 2020