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CODA INCARNITA

CODA INCARNITA

I bulldog soffrono ancora troppo spesso delle patologie legate alla coda incarnita. Nonostante le modifiche attuate allo standard, in cui viene considerata come “gravissimo difetto”, ancora oggi vediamo alcuni bulldog che la presentano e questo è dovuto al fatto che per anni nessuno ha mai guardato alla coda nell’attivita’ di selezione. Anche se da qualche anno gli allevatori che fanno selezione considerano la coda una priorità, ancora si raccolgono i frutti della “non selezione” fatta negli anni passati. Per spiegare in parole semplici cos’è la coda incarnita basta fare un piccolo esempio: mettete il pollice e l’indice ad anello passando sotto la coda del vostro cane, se ci riuscite la coda del vostro bulldog non’è incarnita. In generale le code incarnite creno sempre qualche problema che può essere di diversa gravità: dalla semplice necessità di pulizia e disinfezione quotidiana locale, all’esigenza di periodici cicli di antibiotici ed antinfiammatori sistemici, al caso più grave che implica un intervento chirurgico per l’amputazione della coda. Per la pulizia quotidiana sono indicati degli antibatterici locali (la clorexidina è la piu’ utilizzata, ma anche il lavaggio con betadine sapone germicida); a volte si rende necessaria l’applicazione locale di un antinfiammatorio, come il Gentalyn beta, che ha una piccola percentuale di cortisone (da applicare solo in assenza di lesioni/ulcerazioni della pelle). I fastidi procurati dalla coda incarnita si manifestano con prurito locale: il bulldog tenta di grattarsi, girandosi di scatto e cercando di strofinare la sua parte posteriore sul pavimento.
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